Non offendetevi miei cavalieri,
e giudicatemi con tenerezza.
È la mia forza e la mia debolezza:
li ho amati finché amavano me.
Dorothy Parker, Congedo
Mattina: pane, burro, tè e D (= Zucconi e Soncini). Ma anche un articolo illuminante, e citazioni a gogo.
Le mie scuse per l'assenza di rigore filologico (niente testo a fronte, niente nome del traduttore - non so chi sia-, non parliamo di apparato critico), gustatevi almeno la sapiente bellezza (che fa rima con tenerezza e debolezza) in quattro semplici versi (che, sempre per la mancanza di purezza filogica, non so neppure se vadano divisi così).
Nessun commento:
Posta un commento