Lo sapevo sarebbe successo, o forse no.
Un'ora fa, poco più, poco meno.
Me ne sono pentita. (Forse) non dovevo lasciare, non dovevo mollare una cosa su cui bene o male mi ero impegnata così tanti anni, che mi aveva fatto crescere, faticare, ma anche divertire (e, diciamo la verità, non è che avessi proprio sudato lacrime e sangue). Che mi aveva fatto ottenere successi e oltrepassare traguardi (ma anche qualche delusione). Che è una miniera di aneddoti, oltre a quel "certo non so che" che mi ha sempre dato in più.
Non dovevo smettere col pianoforte e con Lei, anche se suonavo pochissimo ormai, e pure male. Perché temo non avrò più il coraggio di riprendere, perché comunque, ormai. Perché fra pochi mesi parto (spero), e starò via per quasi (un altro) anno. Perché ogni lasciata è persa, direbbero le nonne.
E non posso prendermela con nessuno, se non con me (che è una cosa che so fare davvero bene, concedetemelo). Spero solo di non diventare una madre frustrata, che obbligherà la figlia a diplomarsi al conservatorio... (madre? moi?)
P.S.: non so se tutta questa profondità di pensiero dipenda dall'aver ascoltato ossessivamente i Blackfield per tutto ieri (ve ne parlavo qualche post fa, ricordate?). Comunque, la loro cover di Thank you (Alanis Morrissette) mi muove dentro.
Un'ora fa, poco più, poco meno.
Me ne sono pentita. (Forse) non dovevo lasciare, non dovevo mollare una cosa su cui bene o male mi ero impegnata così tanti anni, che mi aveva fatto crescere, faticare, ma anche divertire (e, diciamo la verità, non è che avessi proprio sudato lacrime e sangue). Che mi aveva fatto ottenere successi e oltrepassare traguardi (ma anche qualche delusione). Che è una miniera di aneddoti, oltre a quel "certo non so che" che mi ha sempre dato in più.
Non dovevo smettere col pianoforte e con Lei, anche se suonavo pochissimo ormai, e pure male. Perché temo non avrò più il coraggio di riprendere, perché comunque, ormai. Perché fra pochi mesi parto (spero), e starò via per quasi (un altro) anno. Perché ogni lasciata è persa, direbbero le nonne.
E non posso prendermela con nessuno, se non con me (che è una cosa che so fare davvero bene, concedetemelo). Spero solo di non diventare una madre frustrata, che obbligherà la figlia a diplomarsi al conservatorio... (madre? moi?)
P.S.: non so se tutta questa profondità di pensiero dipenda dall'aver ascoltato ossessivamente i Blackfield per tutto ieri (ve ne parlavo qualche post fa, ricordate?). Comunque, la loro cover di Thank you (Alanis Morrissette) mi muove dentro.
Nessun commento:
Posta un commento