martedì 27 dicembre 2011

Illuminazioni e buoni propositi

Come da tradizione, anche questo Natale (S. Stefano, per la precisione - e un po' di variatio) mi ha portato il mio bel mal di gola e la mia febbre alta, scardinando tutti i vari piani di uscite e vita sociale.

Ma sono a casa, la mia bella casa   s p a z i o s a   e italiana. Non mi sembra vero di essere qui, come non mi sembra vero di aver passato gli ultimi tre mesi in compagnia di gente mai vista prima, parlando in modo buffo (leggi: mettendo gli accenti in fine parola e facendo i gargarismi ogni volta che si presentasse la necessità di dire R), e abitando in un grigio palazzo con vista strada.

La fine del semestre a Lausanne è stata grandiosa: gli esami sono andati bene, e, mentre gli ii (ingegneri italiani) vivevano preda dell'ansia per i loro millemila progetti, io saltellavo da una festa all'altra, andando ai corsi la mattina e riposandomi il pomeriggio.

Era prevedibile che tutto questo mi desse alla testa.

Ed è per questo che io vi dico: mai, mai, MAI fare feste e bere la sera prima della partenza. E MAI lasciarsi persuadere che "une bière vaut deux tartines", perché non è vero. In questo modo, si potrebbe evitare:

- di sentirsi più stupide di una quindicenne stupida alla sua prima festa.
- di seguire l'ultima giornata di lezione con poche ore di sonno, poco cibo (non mangi dal mezzogiorno precedente, eccettuate delle patatine), poca voglia, e molta confusione.
- di essere allegramente presa in giro dagli ii, che giustamente meditano vendetta per il tuo fancazzismo.
- di farti venire la malinconia soltanto perché piove.
- di aspettare in stazione, col magone, canticchiando i Baustelle.

Tutto questo, ovviamente, rientra nei miei buoni propositi per l'anno nuovo. Fra i quali, ovviamente, c'è di continuare ad essere "la donna di ghiaccio", perché è molto più facile e divertente.

*

Per il resto, qui non c'è neve, ma tanta luce (come vogliono gli stereotipi). E, come ha detto LaD., a fine serata: "non mi sembra neanche che tu sia mai andata via!". E questa è la cosa più importante (cuoricino).

Nessun commento:

Posta un commento