venerdì 1 marzo 2013

Septimana horribilis

Sì, è stata una settimana orribile (e siamo a venerdì, per dire, c'è persino il tempo per far peggiorare le cose).

Lunedì, secondo giorno di elezioni, gli italiani vanno ai seggi e per una sorta di arcano maleficio tantissimi, troppi, continuano a votare PDL e Lega.

E sì che nonostante i cattivi auspici la domenica era cominciata bene, era una bella giornata, nevicava, Michele Serra scriveva un'Amaca piena di buon umore:


Amici mi telefonano in fibrillazione, altri angosciati, "se vince il Bugiardo io questa volta espatrio davvero", "se vince il Matto va a catafascio il paese", "se vince Bersani tanto poi non può governare", "su due elettori uno è un imbecille certificato", "la gente vota col portafogli o con la pancia, mai col cervello", "la zia di mia moglie è una nazista", e tutto il repertorio, ragionevole ma lugubre, sulla democrazia ammalata.
Io invece, per motivi certamente irragionevoli, ma immutati nei decenni, vado a votare sempre di buon umore. Ho perso quasi tutte le elezioni dal 1974 a oggi, e dunque dovrei avere maturato, a proposito del voto, una radicata ostilità. Ma ci ricasco ogni volta, e ci ricasco volentieri, vado al seggio carico di rispetto e di fiducia, se incontro la zia nazista del mio amico la saluto e non mi sembra neanche così nazista, forse è il mio amico che è paranoico. Dove voto io sta nevicando forte, e la neve, a patto che uno non dia retta ai telegiornali che ne parlano come di una piaga biblica, mi mette di buon umore. Andrò a votare con il berretto di lana.
Credo che abbia ragione quel mio amico: "Su due elettori, uno è un imbecille", e quello imbecille sono io.

Lunedì sera si è poi scoperto che gli imbecilli, per una volta, non eravamo noi che "che bello andiamo a votare, anche se non mi hanno chiamata a scrutinare sono contenta lo stesso, sembra sempre un po' una festa", ma erano proprio quegli altri, che però chissà chi sono.

Martedì e mercoledì infatti i pidiellini risultano ancora sconosciuti (ma devono essere qui, da qualche parte... insomma, l'han pur votato, no? A momenti addirittura vincevano!), mentre i grillini fan la voce grossa (qualcuno mi spieghi perché "Movimento a 5 stelle", e vi prego ditemi che non c'entra con la categoria degli alberghi, vi prego), alcuni si improvvisano poeti anche se non dovrebbero (un mio contatto Facebook già lunedì sera scriveva "E se stasera alzando gli occhi... vedeste le stelle?"), altri son giustamente esaltati, tutti sembrano ignorare quanto risulti inquietante il loro guru. La cosa divertente è che il PD effettivamente vince, anche se di pochissimo, e guadagna anzi una maggioranza più netta grazie alla legge "porcata" (secondo la definizione del suo ideatore), fatta dallo schieramento opposto per auto-favorirsi. La cosa tragica è che in Lombardia vince MARONI, l'incarnazione del brutto e del marcio della politica, contro quella che doveva essere la sua nemesi, il pulito, corretto, civile Ambrosoli.

Giovedì, trovo un capello bianco. Proprio bianco, non biondino o molto fine. Bianco, grosso, crespo. Sono già vecchia prima ancora di essere stata giovane. Questo d'altra parte è l'anno dei 25, l'anno in cui si dovrebbe cominciare a mettere la crema antirughe, incontrare l'uomo della propria vita, mettere la testa a posto, sistemarsi, responsabilizzarsi... Io mi sento meno responsabile che mai, ho voglia di tutto men che di sistemarmi, non penso incontrerò l'uomo della mia vita, e sarei comunque troppo giovane (dentro, a questo punto) per pensare a matrimoniconvivenze (come invece cominciano a fare i miei coetanei, ma che gli prende?!), e men che meno a figliare. Non ho comprato la crema antirughe e ignorerò il capello bianco (e se ce ne fossero altri?!), mia madre in fondo non sembra così vecchia  e non si è mai curata... (ma si è fatta grasse risate quando le ho detto della mia scoperta e poi per la prima volta nella vita mi ha guardato con compassione, sarà l'università che fa invecchiare precocemente).

Dunque, per tirare le somme: invecchiata prima di sembrare adulta, prigioniera di un paese da operetta (io ho anche firmato qui, pur sapendo che probabilmente non servirà a nulla), e devo pure riscrivere le conclusioni della tesi, mentre intorno a me la gente chiede "...ma dato che sei ANCORA single, vuoi che ti presenti qualcuno?" "...cosa vuol dire, che il tuo ragazzo ideale deve saper fare buon uso della punteggiatura?" "guarda che sei troppo esigente. Non ti stupire se finisci zitella".

Angoscia.

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