lunedì 23 maggio 2011

Back from Terra dei Padri

E ce ne sarebbero, di cose da scrivere, sulla Grecia, sui mille papaveri rossi più rossi dei nostri, sulla paura e la voglia che sia già Agosto, sul terrore puro della quotidianità del prossimo autunno, come se l'estate si fosse già esaurita in un tuffo nel mare rubato al calare della sera, e invece ora è più viva che mai, e respira morbida e avvolgente fuori dalla mia finestra, mentre ascolto musica fantastica e completamente random (e questo è il bello) su http://www.stereomood.com (e grazie ad Alice).

Ed è inutile pure che carichi le foto, sono tante (neppure così tante), tutte belle e tutte brutte, tutte fredde e luminose e però... però non è come essere lì (nel bel mezzo dello scatenarsi di una tempesta, in un attacco di allergia collettivo, sotto il sole a picco a mezzogiorno o in riva al mare la sera).

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Oggi Milano, uni, biblioteca e un ghiacciolo al limone. Un po' di mestizia, ma bello, eh. Io però sento la mancanza dell'anice (e per stasera non aspettatevi nulla di più serio da me).

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