venerdì 25 maggio 2012

Fragole, Strawberries, Fraises, Erdbeeren (and so on)

Quando ero piccola avevo un libro, regalatomi da non mi ricordo più chi, intitolato Sei piccole amiche. Il formato era grande, la copertina piuttosto stucchevole, come anche il concetto di fondo: sei amiche, bambine (ma di che età, di preciso? Otto anni? Dieci?), che vivevano da sole (!) in una grande casa lontano da tutto (vabbè, è letteratura, mica un libretto di istruzioni, non è che debba essere realistica per forza). C'era la studiosa/bacchettona, la vanitosa/vamposa, quella tanto buona e tanto cara (tipo Beth di Piccole Donne. Sì, quella che muore in Piccole Donne Crescono) e quindi tanto inutile (vedi parentesi precedente), la bambina pasticciona etc. Non era un romanzo vero e proprio, piuttosto una serie di racconti brevi vagamente edificanti (che poi a un certo punto arrivava prepotente anche l'elemento romance, con un tizio dotato di un cavallo e di qualche titolo nobiliare che si innamorava di una, e poi c'era un ballo, e l'ammore esplodeva, in modo piuttosto incongruo perché non si capiva bene quando le ottenni del libro fossero cresciute di almeno dieci anni per stornare il sospetto di pedofilia dall'autore). Insomma, non il mio libro preferito (a questo punto, meglio il buonista Piccole Donne originale, ovvio): quello che mi piaceva davvero erano certi disegni (soprattutto quelli della seconda parte: in una storia trovavano in soffitta dei vestiti vecchi e si mascheravano, e poi ovviamente c'erano i preparativi per il ballo, dove tutte diventavano extra glam. Disney al tempo mi aveva già rovinata, ebbenesì). Dunque, una certa facilità di trama e di struttura, bello da guardare, niente di più (oltre al fatto che dovrei ostracizzarlo per il solo fatto di essermi letta Dalla parte delle bambine in quinta elementare): e perché ne sto a parlare, e così a lungo?

Perché in una storia, e nemmeno una delle più belle, avevo letto che "Aspetta! Non mangiarle subito! Non lo sai che si esprime un desiderio prima di mangiare le prime fragole della stagione?", o qualcosa del genere.

Ieri sera c'era ancora festa sul campus. Caldo, sole, l'EPFL invasa da stand di nerd e geek e altro (scalare una parete da arrampicata con i mocassini e lanciarsi nel vuoto aggrappata a un filo, urlando in direzione di I. e salutando regale un fotografo per caso: fatto), una Carolus per salutare il déménagement di Zelig (mi mancherà, ma cosa lo dico a fare, che l'anno prossimo non sarò nemmeno più all'Anthropole?!), cibo da bancarella, zucchero filato, pop corn e kebab, avere l'impressione di conoscere un sacco di gente, musica a caso (Smoke "l'hanno registrata a Montreux"On The Water e Ke$a? Pink Floyd e Lady Gaga? Seriously?!) e proprio per questo divertirsi e ballare sul prato, prendere la mano del tipo che cerca inutilmente di farti fare una giravolta dietro l'altra (sei caruccio, ma io non sono capace di ballare! Mollami!), liberarsene (modalità Io ballo da sola, o meglio, con le mie amiche: on), tornare a piedi chiacchierando e strascicando i piedi, senza fretta, destabilizzando giovani ignegneri ubriachi ("Vedi? Ho il bastone, sono Gandalf!" "Pf, al massimo sei Gandalf il Grigio, certo non Gandalf il Bianco..." "...!!"), sfottendosi col solito Architetto ("Stasera non bevi, païenne?" "Ho già bevuto. E tu, che hai in mano? Una confezione di birra da sei? Non cambi mai, eh?!" - la sera prima, come sempre quando bevo, mi ero messa a parlargli delle deformazioni che comporta la cultura classica. Mica colpa mia se si era seduto vicino a me), con giusto il maglione leggero di cotone sulle spalle e quel bel vento che sembra spazzare vie le preoccupazioni.

Serata da estate insomma.

Stamattina (beh, mezzogiorno, non sottilizziamo) ho comprato un cestino minuscolo di fragole. Stasera ho mangiato la prima pensando a tutte le cose belle che potrebbero capitarmi ancora, a quelle che spero mi accadano, all'energia e all'impegno che voglio metterci per farle accadere.

Fragole in procinto di essere divorate. NB: dizionario di greco, un angolino di "Il trono di spade. Il Regno dei Lupi - La Regina dei Draghi" e de "Le Robert pratique" (no, non il Baratheon, il dizionario di francese che incombe sullo sfondo). Senza dimenticare la fida lampada ikea.


Buone fragole, e buoni desideri a voi.

*

Oggi, a qualcosa come seicentoventi km da qui, un'amica che non vedo spesso e che è sempre in giro per il mondo, ma che ogni tanto passa di qui, si è laureata. Ti auguro tutte le fragole del mondo, E. (vabbè, hai capito che voglio dire. E comunque è mostruoso che tu abbia già finito la specialistica, sappilo).

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