giovedì 2 dicembre 2010

Figli di miseri padri affrontano il mio furore! (Hom, Il, VI, 127)

E sai ora che c'è?


C'è che per la prima volta, per una frase casuale, mi arrabbio. No, non per quello che credi tu.


Mi arrabbio per tutto il tempo buttato. Tempo che ho  s p r e c a t o. Questi ultimi mesi sono stata la fine classica di ogni storia. Un trascinarsi inutile e illusorio, una tappa obbligata, forse. Poi penso che se a Febbraio ti avessi detto di no ci saremmo lasciati definitivamente allora, e, oggi, saremmo già diventati qualcos'altro e avremmo superato e dimenticato il limbo che sono questi mesi di pantano (e forse tutto sarebbe talmente diverso - migliore o peggiore, chi può dirlo? - che non lo riconoscerei più).


Mi arrabbio per rapporti interrotti, legami rovinati. Non è stata colpa tua, ed è proprio perché so che è stata COLPA MIA che mi arrabbio ancora di più.


Mi arrabbio, e nella rabbia penso cose che probabilmente non sono vere (lo spero per te). E quindi probabilmente credi che mi strugga e voglia tornare con te, mentre lo sai, ti voglio bene e mi dispiace, ma mi è spiaciuto anche non sentirmi crollare il mondo addosso quando mi hai risposto "Sì, forse è meglio così". Suona troppo da stronza dire che è stato un sollievo? Non sono una stronza, non con te, ma è come un nodo nei miei capelli, se non riesco a scioglierlo lo taglio. Non fa bene, forse, ma è l'unica cosa da fare (erano i capelli che non dovevo annodare, piuttosto). E guarda, esci con tutte le ragazze che vuoi e guardati intorno fino a farti girare la testa (come ti dissi da sbronza: prima o poi tornano tutti, ma non è detto che li rivoglia - d'accordo, questa è da stronza, te lo concedo. Tu mi concedi un po' di stronzaggine come ricostituente per l'autostima?), ma almeno sii coerente e non fingere. Non è che mi faccia piacere, ma non sarà dicendomi una cosa e facendone un'altra (o dicendone ad altri un'altra?) che diventerai il mio migliore amico.


Non sto rinnegando la nostra storia. Per me è stata importante, lo so che è stato così anche per te, quindi per favore non fare in modo che debba ricordarmi di questi due anni della mia vita negativamente. Ti ho amato (ti ho salvato, ti ho portato il ghiaccio... ah no, questa è tutta un'altra cosa), mi hai amata, ora non è più così, per favore evitiamo di farci i dispetti. Per favore evitiamo di svilire tutto.


*


Ciò non toglie che un po' di sana rabbia, in questi casi, non possa fare altro che bene.


*


E no, sapete. Non ho "bisogno di un uomo" come si diceva scherzando stamattina. Ho bisogno solo di me stessa, la me stessa più forte che sbatte la testa anche cento volte, cade e si rialza. Ci sono mille cose che aspettano solo me per essere fatte.


*


J'ai quatorze balles à votre disposition. Allez chercher six des vos amis!


Come scrissi (tanto!) tempo fa: non voglio stare seduta in casa ad aspettare, voglio uscire a scoprire Persepolis! E, intanto, vivrò.

2 commenti:

  1. applauso!
    Persepolis è lì davanti a noi!

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  2. :)

    Persepolis è lì davanti a noi, il mondo aspetta solo noi, non permettiamo a nessuno di tirarci giù dalla strada!

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