sabato 10 settembre 2011

Non so più che giorno è

Come ti senti?

Come vuoi che mi senta, bene, mi sento.
Ho passato una settimana a studiare e tormentarmi i capelli, ma l'esame è andato bene, sono pronta a partire.

Ho il biglietto del treno per mercoledì, manca pochissimo e nell'attesa cerco di vedere e salutare tutti, e non sono mai a casa. Nella confusione mentale generata dalla sfasatura delle date degli appelli universitari, penso di essere a fine luglio. Questa è la mia estate breve.

"Credo che questa sarà l'ultima volta che ci vedremo, prima che io parta" (l'ultima volta che ci vedremo, per sempre?)

Non ci sono mai state promesse. Non c'è mai stato nulla di più di una bella serata. Mi preoccupavo di poter fare la parte della stronza, ma neanche più di tanto.

E ora, chissà perché, un po' mi spiace.

Forse è l'afa, forse è che ci sono troppe cose da fare. Forse sono io.
Forse è che mi piace essere perennemente scontenta per qualcosa.

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